E tu, ti Pre-occupi o ti occupi delle cose che ti riguardano?

Per lavoro/missione, sono portata ad ascoltare molto le persone che incontro ed ho potuto notare come la maggior parte delle problematiche da cui sono afflitte sono date da una costante PREOCCUPAZIONE…

Mi spiego meglio:
l’essere umano tende solitamente ad avere una spiccata propensione al negativo, cioè tende a tenere l’attenzione su rischi e pericoli che lo circondano (ovvero vive in modalità “sopravvivenza “), piuttosto che prestare attenzione alla ricerca di situazioni o soluzioni e che possono contribuire a farlo sentire protetto e felice.

La tendenza predominante è quella di preoccuparci, per le cose, piuttosto che occuparcene…

Ci avevi mai pensato?
Vediamo qual è la differenza tra questi due modi di fare…

Se guardiamo il significato letterale del termine
“PREOCCUPARSI”, ci rendiamo conto che significa: occuparsi prima.
Questo significa che stiamo cercando di prevenire un problema, ma non vi è alcuna certezza che accadrà ciò di cui ci stiamo “occupando prima”.
Ciò fa rimanere bloccati nell’ansia che potrebbe accadere qualcosa nella nostra vita che, al momento è infondato ma solo presupposto, disperdendo, cosi, drasticamente le proprie risorse cerebrali in ipotesi negative e supposizioni .

OCCUPARSI, invece, significa azione…vedere il problema esistente e metterci in moto per cambiare qualcosa che non ci piace.
Nell’”OCCUPARSI” non si disperdono energie in ipotesi, si è nel FOCUS:
si vede una situazione che non ci piace, ce ne facciamo carico e cercarchiamo, in modo attivo, delle soluzioni per cambiarla o trasformarla.

Se analizziamo le persone che hanno questi 2 tipi di atteggiamento notiamo come la preoccupazione rimane solo nel mentale, senza azione, nel subire una condizione; nell’occuparsene, invece, c’è una sensazione di azione, di chiarezza mentale e un piano specifico per la risoluzione.
In molti casi, preoccuparsi, è inutile e persino dannoso, non porta ad alcuna soluzione né tantomeno ad una migliore strategia operativa.

Ma come possiamo passare dal preoccuparci all’occuparci costruendo la via per una vita migliore?

L’aforisma : “ Se il tuo problema si può risolvere, perché ti preoccupi? Se non si può risolvere, perché ti preoccupi?” Lo sintetizza al meglio…

Possiamo iniziare con 3 semplici cose:

𝟏) 𝐂𝐨𝐧𝐜𝐞𝐧𝐭𝐫𝐚𝐭𝐢 𝐬𝐨𝐥𝐨 𝐬𝐮𝐥𝐥𝐞 𝐜𝐨𝐬𝐞 𝐬𝐨𝐭𝐭𝐨 𝐢𝐥 𝐭𝐮𝐨 𝐝𝐢𝐫𝐞𝐭𝐭𝐨 𝐜𝐨𝐧𝐭𝐫𝐨𝐥𝐥𝐨.

Quando qualche pensiero ti invade la mente chiediti semplicemente se puoi farci qualcosa oppure no. Se la risposta è negativa, renditi conto che quel pensiero è un’inutile preoccupazione e lascia che scorra via, fuori dalla tua testa…
𝟐) 𝐒𝐮𝐥𝐥𝐞 𝐜𝐨𝐬𝐞 𝐬𝐨𝐭𝐭𝐨 𝐢𝐥 𝐭𝐮𝐨 𝐜𝐨𝐧𝐭𝐫𝐨𝐥𝐥𝐨 𝐢𝐧𝐭𝐞𝐫𝐯𝐢𝐞𝐧𝐢 𝐩𝐞𝐫 𝐫𝐞𝐧𝐝𝐞𝐫𝐥𝐞 𝐩𝐢𝐮̀ 𝐚𝐝𝐞𝐠𝐮𝐚𝐭𝐞 𝐚 𝐭𝐞 𝐩𝐚𝐬𝐬𝐚𝐧𝐝𝐨 𝐬𝐮𝐛𝐢𝐭𝐨 𝐚𝐥𝐥’𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐬𝐞𝐧𝐳𝐚 𝐩𝐞𝐫𝐝𝐞𝐫𝐞 𝐭𝐞𝐦𝐩𝐨 𝐢𝐧 𝐩𝐞𝐧𝐬𝐢𝐞𝐫𝐢 𝐝𝐢𝐬𝐩𝐞𝐫𝐬𝐢𝐯𝐢.
Delinea immediatamente una strategia di intervento. Crea un approccio passo per passo che ti permetta di modificare ciò che non ti sta bene.

𝟑) 𝐒𝐮𝐥𝐥𝐞 𝐜𝐨𝐬𝐞 𝐜𝐡𝐞 𝐧𝐨𝐧 𝐩𝐮𝐨𝐢 𝐜𝐨𝐧𝐭𝐫𝐨𝐥𝐥𝐚𝐫𝐞, 𝐬𝐜𝐞𝐠𝐥𝐢 𝐮𝐧 𝐚𝐭𝐭𝐞𝐠𝐠𝐢𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐨 𝐩𝐫𝐢𝐯𝐨 𝐝𝐢 𝐚𝐧𝐬𝐢𝐚.
Quando hai capito che il problema che ti disturba è fuori dal tuo controllo lascialo scivolare via dalla tua attenzione. L’atteggiamento giusto per ottenere questo non è il menefreghismo o il cinismo, ma l’accettazione che, alcune cose nella vita, accadono anche per situazioni che non dipendono da noi, anche se fare un lavoro sulle proprie convinzioni limitanti aiuta nel richiamare nella nostra vita situazioni favorevoli.

Adesso sta a te scegliere…
Vuoi preoccuparti o occuparti delle cose?

La leggerezza della tua vita, dipende solo dal modo in cui scegli di interpretare le cose che ti accadono,

💞 Con Amore e Gratitudine 💞

Maria Rayka

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